L'ultima Odissea (canto XXIV)
Da martedì 23 aprile a partire dalle ore 10 presso il nuovo IAT della torre civica è possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo che andrà in scena nell' Anfiteatro Romano il 3 maggio alle ore 20.30 . Considerato che i posti sono limitati e si esauriscono velocemente si invita chi fosse interessato ad acquistare i biglietti. Sono disponibili 180 posti. Per raggiungere il luogo dello spettacolo è stata istituita in piazza Petrarca una navetta a partire dalle ore 19. Per informazioni rivolgersi ai numeri : 0182 5685216 - 5685223
La rappresentazione teatrale: Che il viaggio non sarebbe terminato con l'arrivo a Itaca, Odisseo lo sa bene da quando, nel regno dei morti, ha incontrato Tiresia, al nono canto. L'indovino cieco glielo ha predetto: dovrà, dopo la strage dei pretendenti, rimettersi in cammino, per terra questa volta, lontano dal mare, portando sulla spalla un remo, come una croce, come un'espiazione.
La meta non avrà le coordinate precise che individuano Itaca sulla carte nautiche. Ma quando Odisseo sarà così lontano dal mare che, al suo passare, la gente scambierà il remo per un ventilabro allora sarà giunto alla fine delle sue fatiche. Potrà fare sacrifici agli Dèi e tornare in patria. Questo viaggio per terra è una seconda Odissea a cui Omero allude e che con molte probabilità è pure esistita in forma orale e scritta ma di cui le tracce si sono perdute.
Riondino e Vergassola da lì partono, dai patti di pace, che chiudono i ventiquattro canti dell'Odissea che conosciamo e ci trasportano in un'altra Odissea tutta immaginata, enigmatica e misteriosa e forse mai scritta se non l'immaginario di ognuno di noi. Ovviamente, come è nel carattere di Riondino e Vergassola, con ironia, intelligenza, irriverenza.
In caso di pioggia lo spettacolo sarà spostato al cine teatro Ambra sempre alle ore 20.30